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La libertà

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Message  idaM Lun 3 Juil - 19:27

La libertà è un valore assoluto?
Viene prima la libertà o la sicurezza comune?
Viene prima la libertà o l’umanità?  
Se la libertà attenta la salute pubblica, non è lecito limitare la libertà dei singoli?
Come conciliare libertà individuale e salute pubblica e comunitaria?

Io credo che la libertà sia fondamentale per la vita di una società, ma  che non sia un valore assoluto. In caso di emergenze sanitarie, al primo posto viene l’umanità, poi la salute pubblica e comunitaria e poi la libertà del singolo.
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Message  MurielB Lun 3 Juil - 23:48

Grazie mille Ida per questo argomento molto importante: "La libertà di una persona finisce dove inizia quella di un'altra", una citazione dall'articolo IV della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789: "La libertà consiste nel fare tutto ciò che non danneggia gli altri".
Il bene comune è ovviamente più importante del bene individuale, ma qual è il bene comune? Chi può identificarlo con certezza? Per quanto riguarda la salute, ogni individuo rimane responsabile della propria salute finché il nostro atteggiamento non danneggia il gruppo. A volte qualcuno che pensa fuori dagli schemi troverà una soluzione migliore di quella definita dal gruppo, e a volte la gestione di un gruppo non rispetta abbastanza gli individui, perché sono tutti diversi e non devono essere trattati tutti allo stesso modo.
Niente è semplice, però, e nell'urgenza di una crisi sanitaria bisogna muoversi in fretta... Quindi?

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Message  PatrickB Mar 4 Juil - 11:24

idaM a écrit:La libertà è un valore assoluto?
Viene prima la libertà o la sicurezza comune?
Viene prima la libertà o l’umanità?  
Se la libertà attenta la salute pubblica, non è lecito limitare la libertà dei singoli?
Come conciliare libertà individuale e salute pubblica e comunitaria?

Io credo che la libertà sia fondamentale per la vita di una società, ma  che non sia un valore assoluto. In caso di emergenze sanitarie, al primo posto viene l’umanità, poi la salute pubblica e comunitaria e poi la libertà del singolo.
Grazie, la libertà è una domanda grandissima. Ti rispondo solo su la parte della salute che conosco bene. La mia domanda è qual è la persona che decida per gli altri ? Per esempio in ex urss la salute mentale di uno era decisa par il politico … Per questa ragione non mi fido a una decisione politica per decidere come si deve trattare la mia salute ma preferisco un medico senza collegamenti con i capi …
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Message  idaM Mar 4 Juil - 17:10

Certo Patrick, la tua riflessione è giustissima. Io, però, mi riferivo a uno stato di diritto, in cui esiste ed è riconosciuta la libertà, a uno stato democratico, dove c'è una costituzione, a cui si ispirano le leggi. In questo contesto vanno poste le mie domande. Allora, dato per scontato che in quello stato ci siano le leggi e non l'arbitrio, ci sia la separazione dei poteri, le leggi siano rispettate e che sia uno stato democratico, in una situazione d'emergenza, come una pandemia, viene costituito un comitato scientifico a supporto e consiglio delle scelte politiche del governo, c'è il caos negli ospedali, non ci sono farmaci, le strutture non sono sufficienti e si deve scegliere chi salvare e chi far morire, il virus si diffonde in maniera esponenziale e tantissime  persone muoiono perché non possono essere curate, per evitare la catastrofe si decide di ricorrere ai vaccini in commercio ritenuti efficaci. Alcuni cittadini e alcuni medici, però, si rifiutano di farlo in nome della libertà individuale: è legittimo e lecito il rifiuto? O non è più giusto, moralmente e civilmente parlando, sacrificare la libertà individuale in nome della salvaguardia della comunità dei cittadini? Certo si tratterebbe di un limite alla libertà individuale, ma in questo caso la salute della comunità, la vita delle persone, il funzionamento degli ospedali, la sconfitta del virus e la ripresa della normalità quotidiana, non valgono il sacrificio temporaneo della libertà individuale? Io credo di sì, perché in uno stato democratico, a mio parere, la libertà non ha un valore assoluto, ma secondario a quello dell'umanità prima e alla salute pubblica, poi. Finita l'emergenza, si ritorna allo stato di diritto e al rispetto della libertà dell'individuo.
Tu dici: chi stabilisce che il comitato scientifico sia composto dalle persone giuste? Beh, ci dobbiamo fidare della qualità e delle competenze delle persone scelte, altrimenti c'è la giungla.
Ovvio che se lo stato non è di diritto, se ci sono commistioni di potere legislativo, giudiziario ed esecutivo, se le decisioni sulla salute dei cittadini sono in mano ai politici, allora, non discutiamo più perché siamo d'accordo.
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